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viernes, 20 de diciembre de 2013

Tuppe tuppe, Marescià! - Carlo Ludovico Bragaglia (1958)


TITULO ORIGINAL Tuppe tuppe, Marescià! (E' permesso, Maresciallo?)
AÑO 1958
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACION 92 min.
DIRECCION Carlo Ludovico Bragaglia
ARGUMENTO Ettore Maria Margadonna e Luciana Corda
GUION Ettore Maria Margadonna e Luciana Corda
REPARTO Peppino De Filippo (Percuoco), Giovanna Ralli (Carmelina), Roberto Risso (maresciallo dei carabinieri Stelluti), Lorella De Luca (Maria), Memmo Carotenuto (brigadiere dei carabinieri Baiocco), Aroldo Tieri (Angiolino, il notaio).
PRODUCCION Danilo Marciani
FOTOGRAFIA Raffaele Masciocchi
MONTAJE Mario Serandrei
MUSICA Carlo Savina
ESCENOGRAFIA Alfredo Melidoni
VESTUARIO Giulia Mafai
GENERO Comedia

SINOPSIS Don Percuoco regresa a su pueblo tras haber hecho fortuna en Francia, y ahora busca esposa. La joven Maria, que regenta un bar, es la elegida, pero ella no está por la labor; ya que está enamorada del tímido sargento. Este es Pietro Stulleti, personaje creado en "Pan, amor y fantasía", que no es capaz de declararse. Para vengarse, Percuoco abre un café enfrente del de Maria y contrata como camarera a Carmela, una hermosa romana que revolucionará a los hombres del pueblo con sus encantos. Esto provocará más de un lío. (FILMAFFINITY)

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)

Un affresco gustoso di un Italia tipicamente rurale del dopoguerra con il paesino sperduto del centro Italia, la gente semplice, le persone di riferimento nel sindaco e la sua giunta, il maresciallo dei carabinieri di fresca promozione e il bar come centro di aggregazione. Manca il parroco ma ne fa più che degnamente le veci il notaio con una personale lotta all'immoralità e alla facilità di costumi che l'arrivo della procace Carmelina, una splendida Giovanna Ralli, ha portato in paese. Lei è stata assunta da Percuoco, Peppino De Filippo, un muratore arricchitosi in Francia e tornato in paese per sistemarsi. Carico di soldi e non più giovanissimo è seriamente invaghito della giovane barista Maria che naturalmente lo respinge essendo a sua volta innamorata dell'imbranatissimo Maresciallo della locale stazione dei Carabinieri. Percuoco per farla cedere ha aperto un bar ultra moderno con tanto di Juke-box nella stessa piazzetta e ha assunto la bellissima Carmelina come cameriera in grado di attirare tutti gli uomini del paese nel suo bar essendo le donne ancora lontane da un'emancipazione che permetta loro di uscire la sera come i mariti. Non pago, Percuoco ha anche acquistato il palazzo del bar di Maria che è costretta a pagargli l'affitto e con la quasi assenza di clienti è in procinto di capitolare alle avances del Percuoco. Un aiuto finanziario le viene offerto dal Maresciallo che è ancora lungi dal dichiararle il suo amore anche perché il regolamento vieta che un comandante possa innamorarsi di una del luogo nel quale opera. Un altro aiuto le viene dalla "crociata" che il misogino notaio sta portando contro la licenziosità di quel luogo e della sua avvenente cameriera riuscendo ad aizzare le mogli del paese contro i loro mariti "sporcaccioni" che passano le serate nel nuovo bar. Riuscirà nel solo intento di apprezzare anche lui le grazie femminili di Carmelina sposandola, mentre il Maresciallo con accento veneto, trasferito in un altro paese dal suo comando, partirà in corriera con la sua amata Maria. E Percuoco? Niente paura non è rimasto col "cerino in mano" e si è sistemato con una sua vecchia fiamma dimenticata di un paesino vicino e che incontratala fortuitamente ha saputo risvegliargli l'antica passione. Tutto è bene quel che finisce bene per i protagonisti, mentre per quell'Italia semplice sembra che le cose siano andate decisamente peggio. Tra le tante belle canzoni si ricorda la famosissima Tuppe, tuppe Marescià che è sottotitolo e spunto per il film.

TUPPE - TUPPE MARISCIÀ'
(De Mura, Gigante, Aracri - 1958)


Nisciuno cchiù fatica a stu paese,
songo arze 'e tterre, 'e ppiante só' seccate.
'A gente nun ragiona, è giá nu mese.
'Sta cosa nun pò ghì,
no, nun pò ghì, no,
e si nisciuno parla, mo parl'i'.

Tuppe-tuppe mariscià',
arapite, sò' n'amico.
Mo ve conto, mo ve dico
pecché só' venuto ccà.
Tuppe-tuppe mariscià',
arapite mariscià.

'A sapite a Carmilina
ca sta 'e casa 'ncopp' 'a scesa?
E' na mala chiappa 'e 'mpesa,
vuje ll'avit' 'a fá arrestà.
Mo ve dico mariscià',
mo ve conto marisciá'.

Nisciun'ommo 'e stu paese
da Carmela s'è salvato.
Ogneduno è affatturato
pe' nu vaso ch'essa dà.
Jammo, ja', mariscià'.

Pe' capriccio e no p'ammore,
cu nu vaso 'e fuoco ardente,
avvelena a tanta gente.
Nun 'e fà cchiù ragggiunà.
E na legge nun ce sta?
Pruvvedite mariscià'.

'Ntuono 'e Cuncetta, Mineco, Pascale,
Vicienzo, Ciro, só' arredutte mieze.
'O farmacista e 'a giunta comunale,
nun sanno cchiù parlà,
no, cchiù parlà, no,
che guajo pe' stu paese mariscià'.

Tuppe-tuppe mariscià',
......................

Marisciá' vuje nun parlate?
Ma pecché nun rispunnite?
Mariscià', che ve sentite?
Nun 'ngarrate cchiù a parlà?

//////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Non lavora più nessuno in questo paese,
le terre sono arse, le piante sono seccate.
La gente non ragiona, è già un mese.
Questa cosa non può andare,
no, non può andare, no,
e se nessuno parla, ora parlo io.

Toc-toc maresciallo,
aprite, sono un amico.
Ora vi racconto, ora vi dico
perchè sono venuto qua.
Toc-toc maresciallo,
aprite maresciallo.

La conoscete Carmelina
che abita sulla discesa?
E' una poco di buono,
voi dovete farla arrestare.
Ora vi dico maresciallo,
ora vi racconto maresciallo.

Nessun uomo di questo paese
da Carmela si è salvato.
Ognuno è stregato
per un bacio che lei dà.
Andiamo, dai, maresciallo.

Per capriccio e non per amore,
con un bacio di fuoco ardente,
avvelena tanta gente.
Non li fa più ragionare.
E una legge non c'è?
Provvedete maresciallo.

Antonio di Concetta, Mineco, Pasquale,
Vincenzo, Ciro, sono mezzi arresi.
Il farmacista e la giunta comunale,
non sanno più parlare,
no, più parlare, no,
che guaio per questo paese maresciallo.

Toc-toc maresciallo,
....................

Maresciallo non parlate?
Ma perchè non rispondete?
Maresciallo, cosa vi sentite?
Non riuscite più a parlare?


Don Percuoco torna al paese dopo aver fatto fortuna en Francia e cerca moglie. La bella Maria, opera un bar, es la prescelta, ma lei non ne vuole sapere: é innamorata del timidissimo maresciallo non riesce a dichiararsi. Percuoco decidir allora di prendere Maria por fama e apre un caffé di fronte al suo dove chiama un servire da Roma la procace Carmela. Presto tutti gli uomini del paese disertano bar il di Maria por accorrere un vedere le grazie di Carmela, suscitando le ira del notaio, difensore della pubblica moralità e delle mogli. ¿Ven irá a terminar?
Ana Isabel

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