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lunes, 25 de febrero de 2013

La calda vita - Florestano Vancini (1963)

TÍTULO ORIGINAL 
La calda vita
AÑO 
1964 
IDIOMA 
Italiano (Dual - Pistas separadas:una con traductor en ruso))
SUBTITULOS 
Español e Inglés (Separados)
DURACIÓN 
110 min. 
DIRECTOR 
Florestano Vancini
GUIÓN 
Marcello Fondato, Elio Bartolini, Florestano Vancini (Novela: Pier Antonio Quarantotti Gambini)
MÚSICA 
Carlo Rustichelli
FOTOGRAFÍA 
Roberto Gerardi
REPARTO 
Catherine Spaak, Fabrizio Capucci, Jacques Perrin, Gabriele Ferzetti, Halina Zalewska, Marcella Rovena, Daniele Vargas
PRODUCTORA 
Co-producción Italia-Francia; Jolly Film / Les Films Agiman
GÉNERO 
Drama. Romance 

Sinópsis
Fanciulla inquieta si barcamena tra due amici coetanei innamorati di lei, poi si concede a un adulto. Uno dei due ragazzi si uccide. Dal romanzo (1958) di Pier Antonio Quarantotti Gambini, un dramma sulla gioventù che, all'epoca, fece scalpore. Oggi fa sorridere. Bella fotografia di R. Gerardi. (Il Morandini)
 
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Trama
Sergia, un'adolescente curiosa e irrequieta, accetta la corte di due suoi coetanei, Max e Fredi, e con loro si reca a passare una breve vacanza in un'isola disabitata. Le intenzioni dei due giovani, amici e rivali ad un tempo, sono quelle di tentare ciascuno a suo modo l'avventura con Sergia. Costei però, scaltra ed abile nelle schermaglie sentimentali, sa tenere a bada l'uno e l'altro. Finirà col cedere a Guido, il maturo proprietario della villa in cui i ragazzi, abusivamente, hanno trascorso la notte. L'accaduto provocherà in Max e Fredi una profonda delusione che spingerà Max, il più sensibile ed il più innamorato, ad uccidersi. Rifiutata la proposta di matrimonio fattale da Guido, Sergia, divenuta una donna chiusa e fredda, andrà a lavorare all'estero come interprete.

Scheda Tecnica
Il film di Florestano Vancini "La calda vita" del 1964 si può considerare, a tutti gli effetti, una mancata storia istriana, ma merita comunque una citazione.Infatti il film ha una radice letteraria, quella dell'omonimo romanzo di Pier Antonio Quarantotto Gambini e l'ambientazione del libro è quella istriana poco prima della seconda guerra mondiale, ma la scelta di Vancini è in un'altra dimensione perchè trasferisce la vicenda in Sardegna negli anni Sessanta.Il romanzo "La calda vita", che alcuni critici hanno giudicato con troppa severità, è ambientato nel 1939, alle soglie della seconda guerra mondiale. Scritto senza risparmio, supera le ottocento pagine: e rappresenta un ambizioso quadro d'ambiente, che attraverso le vicende di alcuni personaggi vuol ritrovare il sentimento preciso di un momento storico. Fra gli eroi del libro campeggia anche il poeta Umberto Saba, da un verso del quale e tratto il titolo.Sergia, la giovanissima protagonista, scopre a sue spese il sapore della calda vita in un'isola della costa istriana dove due ragazzi e un uomo si scontrano travolti dalla sua bellezza.La vicenda privata, che ha quasi un sapore di tragedia, si inserisce in un quadro di fosche previsioni per l'immediato avvenire, dove solo una stoica accettazione dalla realtà potrà suggerire una linea di condotta.
http://www.arcipelagoadriatico.it/cinema.php?id=00013
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Siamo in Sardegna su un’isola deserta, dove Fredi [Jacques Perrin] e Max [Fabrizio Capucci] hanno condotto Sergia [Catherine Spaak] con il mutuo accordo di portarsela a letto entrambi. La villa dove trascorrono alcuni giorni di vacanza non è dello zio di Fredi, come lui fa credere alla ragazza, ma di un maturo borghese che quando arriva in motoscafo riprende possesso della sua abitazione. Fredi e Max diventano rivali per colpa di Sergia:  il secondo pensa che lei abbia fatto l’amore con l’amico, ma non è vero, perché hanno soltanto dormito nello stesso letto. Sergia si trasforma nell’oggetto del desiderio dei coetanei che lottano per lei e ad un certo punto Max rischia persino di uccidere l’amico. Nel menage a trois irrompe la variabile di Guido, l’uomo maturo che incontra la lolita in mare aperto e la conquista con modi galanti. Tra l’altro la ragazza perde la verginità proprio con lui, ingannandolo sul fatto che non fosse mai stata con un uomo. Max si suicida per la disperazione. Fredi è in collera con Guido, tenta di picchiarlo, sa bene che per colpa sua ha perduto ragazza e amico. Tutto finisce con la ragazza che si riprende la sua libertà e rifiuta di sposare l’uomo maturo. “Ho diciotto anni”, dice. Un matrimonio riparatore non fa parte dei suoi interessi e neppure una sistemazione borghese. Guido ne esce distrutto perché si era innamorato.
Un film ben girato, caratterizzato da un’ottima fotografia sarda, interpretato da attori ben diretti e chiaramente ispirato alla filosofia di Michelangelo Antonioni. Troviamo l’accusa al mondo borghese e il problema della difficoltà dei rapporti interpersonali, ma il regista affronta anche il contrasto generazionale e i rapporti uomo-donna nella loro globalità. Le psicologie dei personaggi sono molto approfondite e in linea con il periodo storico, molto credibili i due ragazzi con la loro fragilità e anche il maturo borghese innamorato della ragazzina. Catherine
Spaak si concede in numerosi nudi, coperti astutamente da rocce e mare in diverse occasioni, ma è molto affascinante nel consueto ruolo da lolita che fa innamorare un uomo maturo. La censura non permette che venga pronunciata la parola “vergine” e il regista deve trovare una serie di locuzioni per far capire la situazione fisica della ragazza. Inutile dire che anche i nudi integrali devono essere coperti, così come è impossibile mostrare rapporti erotici. In ogni caso la Spaak è bellissima in bikini mentre fa sci d’acqua, quando prende il sole nuda sulle scogliere, quando si tuffa e nuota nelle acque azzurre della Sardegna. La sua interpretazione da ragazza libera e disinibita, lolita sbarazzina che civetta con i coetanei e fa cadere ai suoi piedi gli uomini adulti, è spontanea e convincente. La calda vita [1964] è un dramma sulla gioventù e un’accusa al perbenismo borghese che al tempo fa scalpore, sia per il finale tragico che per una morale non consolatoria. Adesso fa soltanto pensare al passato e a come siano cambiati i tempi.
Florestano Vancini [Ferrara, 1926 - Roma, 2008] è un regista importante del nostro cinema, un autore impegnato politicamente e da un punto di vista socio-psicologico. Proviene dal documentario, aiuto regista di Mario Soldati e di Valerio Zurlini, esordisce alla regia con La lunga notte del ’43 [1960], tratto da una storia ferrarese di Giorgio Bassani, forse il suo film più rappresentativo per efficacia narrativa. Si avvicina alla tematica erotica con Le italiane e l’amore [1962], diretto da uno squadrone di registi, dove lui firma La separazione legale, un lavoro collettivo per indagare i comportamenti sessuali degli italiani che diventa un’antologia di storie interpretate da attori non professionisti. I lavori successivi sono La banda Casaroli [1962], sulla delinquenza nel dopoguerra e, appunto, La calda vita [1964].
Gordiano Lupi
http://www.ingenerecinema.com/la-calda-vita-di-florestano-vancini/


Villasimius è un comune di 3.515 abitanti della provincia di Cagliari, situato a 2 km dal mare, meta turistica tra le più note del Sud-Est della Sardegna per le sue acque azzurre e le sue lunghe spiagge di sabbia candida, spesso utilizzate come sfondo, non solo per importanti spot televisivi, quali Fiat, Estathe, Infostrada, Telefonia Tre e numerosi altri, ma anche per alcune produzioni cinematografiche.
A Villasimius sono stati girati “La Calda Vita”, film di Florestano Vancini del 1964 con Catherine Spaak, Gabriele Ferzetti, Jacques Perrin e Fabrizio Cappucci. Il set del film venne allestito in una villa con vista sul mare e sullo stagno di Notteri (vedi location marine: spiaggia Porto Giunco). Il mare e le spiagge di Villasimius sono stati scelti come location nel 2004 anche dal regista François Ozon per il film “Cinqueperdue – frammenti di vita amorosa”. Ultimo in ordine di tempo, il set della fiction “Disegno di Sangue“ del regista Gianfranco Cabiddu, che ha scelto tra le diverse location la solitaria cava Usai (vedi Location marine).
http://www.cinemecum.it/newsite/index.php?option=com_content&view=article&id=2001:villasimius-scheda-informativavillasimius&catid=35&Itemid=411

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