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lunes, 9 de abril de 2012

Campane a martello - Luigi Zampa (1949)


TITULO ORIGINAL Campane a Martello
AÑO 1948
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Inglés (Separados)
DURACION 109 min.
DIRECCION Luigi Zampa
ARGUMENTO y GUION Piero Tellina
FOTOGRAFIA Carlo Montuori
ESCENOGRAFIA Piero Gherardi
MUSICA Nino Rota
MONTAJE Eraldo Da Roma
INTERPRETES y PERSONAJES Gina Lollobrigida (Agostina), Yvonne Sanson (Australia), Carlo Romano (maresciallo), Carlo Giustini (Marco), Cielia Matania (Bianca) Eduardo De Filipo (don Andrea), Ernjesto Almirante (il possidente), Agostino Salvietti (il sindaco), Gino Saltamerenda (il macellaio), Salvatore Arcidiacono (il farmacista), Ada Colangeli (Francesca), Pasquale Misiano (l’autista), Carlo Pisacane (il acrestano), Vittoria Febbi (Connie, la negretta).
PRODUCCION Carlo Ponti per Lux Film

SINOPSIS Una prostituta invia il danaro guadagnato al parroco del paese perché glieli conservi. Purtroppo il parroco muore ed il suo successore utilizza il danaro ritrovato a per l'orfanotrofio. Al ritorno al paese la donna fu raccolta come una benefattrice ed a stento riusciva a nascondere la delusione per quel fondo pensione svanito senza che lo sapesse.


“Con Campane a martello” scriveva Luigi Zampa in L’avventurosa storia del cinema italiano, a cura di F. Faldini, G. Fofi, Feltrinelli, Milano 1979 “ tentammo per la prima volta di fare un film in doppia versione. Facemmo un copione e lo stesso copione fu girato anche in inglese. lo girai entrambe le versioni. Per quella inglese furono presi degli attori inglesi. La lavorazione dei film si svolgeva così: presenti gli attori inglesi, giravo la scena con gli italiani, facendo i segni in terra dove questi dovevano fermarsi e tutto. Allo stop gli attori italiani venivano sostituiti da quelli inglesi, io apportavo qualche piccola correzione e praticamente la scena veniva ripetuta identica, come meccanica. Fu il primo tentativo di doppia versione, e forse l’ultimo: con Ponti stabilimmo che non ne valeva la pena, si sprecava troppo tempo.
L’unica attrice a recitare in entrambe le versioni fu Clelia Matania che parlava perfettamente l’inglese.


All’epoca il film non ebbe tutte critiche positive ci fu il critico Guido Aristarco che annusò nella scelta del tema “neorealista” la scusa per mostrare all’Italia – un po’ bacchettona del dopoguerra - le grazie della Lollo e della Sanson e scrisse:
“Che anche le “segnorine” hanno una loro umana bontà. Siamo perfettamente d’accordo con Zampa. Ma un tale tema non può che ricondurre, nella maniera con la quale egli l’ha trattato, che alla morale borghese. La vasta e complessa introspezione che l’argomento comportava, si risolve in una speculazione assai discutibile: tanto è vero che nessuna giustificazione esiste per certe oscenità e certo cattivo gusto del dialogo, e tutto l’interesse del film è più volto a valorizzare il seno della Sanson e della Lollobrigida che ad analizzare la condizione umana delle “segnorine” e i fattori di varia natura che hanno determinato questo fenomeno.
E certo in sua difesa Zampa non può dire, con il Wedekind: “il destino di essere giudicato rimane sempre più dolce che quello di dover giudicare”.
E comunque nel ricordo degli ischitani che assistettero alle riprese e che presero parte al film “ Campane a Martello “ è ancora vivo il ricordo delle grazie della Lollo nazionale.
http://www.isoladischia.net/it/articolo.asp?id=95&idmenu=1&idcat=51



3 comentarios:

  1. Hola, Amarcord!
    I have something for this one, you know where...
    Also, please tell me if you want In nome della legge 1949 (the rip is mine)
    Saludos amigo!

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  2. Amarcord, I have sent you an email

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