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lunes, 27 de febrero de 2012

La fisica dell'acqua - Felice Farina (2009)


TITULO ORIGINAL La fisica dell’acqua
AÑO 2009
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS No
DURACION 76 min.
DIRECCION Felice Farina
GUION Mauro Casiraghi, Felice Farina, Eleonora Fiorini
REPARTO Claudio Amendola, Paola Cortellesi, Stefano Dionisi, Lorenzo Vavassori, Francesca Brizzolara, Lorenzo Pavanello, Fabio Ferrari, Anita Zagaria, Samuele Longhi
FOTOGRAFIA Pietro Sciortino
MONTAJE Esmeralda Calabria
MUSICA Franco Piersanti
PRODUCCION Ninafilm, Rossellini Film & TV
GENERO Drama / Misterio

SINOPSIS Ale ha 7 anni e ha perso il padre quando cominciava a muovere i primi passi. Dopo molti anni e in modo improvviso nella vita del bambino riappare Claudio, lo zio, un uomo inafferrabile, testardo e deciso a vendere la villetta sul lago dove il piccolo vive con la mamma. Visioni surreali tormentano Ale che prova un rancore incomprensibile e violento nei confronti dell'uomo. Una sera il piccolo, preso dalla follia, opera maldestramente sui freni dell'auto di Claudio su cui a sorpresa all'indomani sale anche la mamma. Ale si lancia in un disperato inseguimento, invano. L'auto non risponde ai comandi, i due hanno un incidente. Il Commissario di polizia si prende cura del piccolo per cercare la verità e aiutarlo a districarsi nel buio dei ricordi. (Comingsoon)


Impossibile avvicinarsi a La fisica dell’acqua senza parlare della sua genesi a dir poco laboriosa: girato nel 2004 è poi rimasto in un cassetto a causa del fallimento della società di produzione. Letteralmente scongelato da pochi mesi è nei cinema distribuito dalla nuova arrivata Iris Film.
Si tratta di un film che fin dal titolo ci chiarisce come voglia lavorare su fin troppo sbandierati simbolismi fra l’acqua, con il suo scorrere infinito, ma mai uguale a se stesso e il passato dei protagonisti che non dà loro pace. Riuscirà la verità a riemergere dal turbinio apparentemente placido delle acque? La prima sequenza del film ci conduce in una villa su un lago, nel mezzo di una situazione apparentemente serena di vita quotidiana: un uomo (Claudio Amendola) sta per uscire di casa in macchina, viene fermato da una donna (Paola Cortellesi), immaginiamo la sua compagna, che decide all’ultimo momento di andare via con lui. Accortosi di ciò il figlio di 6 anni inizia una corsa disperata per fermare la madre. Non ci riuscirà e la macchina avrà un incidente. Scopriremo infatti che aveva i freni manomessi. Colpevole il bambino, evidentemente già in possesso di insospettabili abilità da meccanico. Dopo questa premessa il film racconta in parallelo di un poliziotto improbabile (Stefano Dionisi) che interroga il bambino e le vicende legate alla morte del padre anni prima, quando era molto piccolo. Il nuovo compagno della madre è nientemeno che il cognato tornato dopo essere andato per anni in Australia in seguito alla morte per annegamento del fratello.
Il film dimostra la passione e l’attenzione formale e tecnica del suo regista, Felice Farina, che crea un mondo piuttosto affascinante, anche grazie alla location sul Lago Maggiore, un thriller psicologico quando non psicanalitico che potrebbe ricordare alcuni film francesi, magari di Claude Chabrol. Ma il problema è nello sviluppo narrativo che non decolla mai, nei dialoghi poco credibili, che non facilitano il lavoro degli attori poco a loro agio nei rispettivi personaggi, su tutti, in negativo, un poco credibile Stefano Dionisi. La sensazione è quella di un’idea interessante, impreziosita da atmosfere poco usuali nel nostro cinema, ma anche di un’occasione mancata.
Mauro Donzelli
http://www.comingsoon.it/News_Articoli/Recensioni/Page/?Key=1734
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Un thriller psicologico di grande qualità. Un film avvincente, il cui ritmo si orchestra sulle maglie di una trama fitta e trascinante. Farina ci introduce in modo abile nell’inconscio di un bambino con l’ausilio di un cast che incarna in modo impeccabile la bellezza e l’indecenza umana.
Alessandro (Lorenzo Vavassori) ha otto anni e nel profondo del suo inconscio nasconde una verità, nascosta dalle bugie degli adulti. Una verità dolorosa legata alla morte del padre, avvenuta quando il bambino aveva solo un anno e che lentamente comincia a riaffiorare sotto forma però di incubi terribili. Un giorno nella tranquilla vita di Alessandro e sua madre (Paola Cortellesi), insegnante di nuoto irrompe lo zio Claudio (Claudio Amendola) fratello del padre morto. Alessandro vive questa presenza come una vera e propria intrusione e comincia a sviluppare per lo zio, un po’ troppo affettuoso con la madre, un vero e proprio odio che si manifesta in dispetti sempre più pericolosi fino a sfociare in vero e proprio tentativo di omicidio. Sarà proprio questo tragico evento e le sue conseguenze che faranno emergere in modo definitivo la verità celata.
A dirigere questo ‘thriller psicologico’ è Felice Farina che dopo alcune commedie classiche come Sembra morto…ma è solo svenuto con Castellitto, Sposi film a episodi con Haber e la Piccolo, ha recentemente fondato una casa di produzione indipendente la NinaFilm con cui realizza documentari per la Rai, cosa che gli consente di continuare la sua sperimentazione dell’universo digitale. Proprio nella Fisica dell’acqua l’uso del digitale, la scelta di angolazioni di ripresa inconsuete e il ricorso ad effetti speciali creano una forte empatia con il profondo disagio vissuto dal piccolo protagonista, in relazione al quale Farina afferma: “Lorenzo regge su di sé tutte le dinamiche psicologiche intorno alle quali ruota il film. É stato straordinario, a soli sette anni”. Un film in cui la dinamica tra adulti e bambini è centrale, così come fondamentale è il tema della negazione della verità che si attua nella società: “La sottrazione sistematica della verità che caratterizza il mondo in cui viviamo comincia proprio tra le mura domestiche, quando siamo piccoli”, sostiene il regista. ”E la cosa più grave è che il sottrarre la verità ai bambini è un gesto totalmente inconsapevole, quasi scontato, che nemmeno ci rendiamo conto di mettere in atto. Con questo film ho deciso di lanciare una forte provocazione, mettendo lo spettatore di fronte ad un problema che si coltiva dall’infanzia, nell’educazione di ciascuno”. Accanto a Lorenzo Vavassori, nel ruolo della madre in equilibrio precario tra la menzogna e il bisogno di proteggere il figlio, Paola Cortellesi, Claudio Amendola oggetto dell’odio di Alessandro e Stefano Dionisi fantastica figura del commissario-padre che lo aiuta a recuperare la memoria del passato.
http://www.primissima.it/film/scheda/la_fisica_dellacqua/


La verità di un bambino, contenuta ne "La Fisica dell'acqua". Felice Farina (che ha co-sceneggiato e diretto) ambienta il suo giallo della memoria giustappunto sulle rive di un lago, luogo archetipicamente associato ad una dimensione stagnante e misteriosa. Il piccolo protagonista - che ha impiegato "1 anno per camminare, 3 per mangiare da solo, 5 per scrivere" - si porta dietro un problema con il vicino elemento liquido (che "contiene i ricordi" e, negli intermezzi onirici, emblematicamente riflette fantasmi e inonda la casa), in quanto è idrofobo e non sa stare a galla, nonostante la mamma insegni nuoto sincronizzato; inoltre, dopo la morte accidentale del padre avvenuta anni prima e l'improvviso ritorno dello zio, sviluppa gelosia verso di lui, che si intromette nel rapporto esclusivo madre-figlio. Non deve essere però solo questo il motivo, dato che il ragazzino comincia ad avere allucinazioni, scappa più di una volta, brucia i vestiti del parente già sistemati nell'armadio in cantina e in ultimo gli sabota i freni sia della motocicletta che dell'automobile ("non lo so, ma mi sembra giusto").
Con un difficile e lungo percorso realizzativo dovuto al fallimento della società di produzione, il fim elabora l'idea migliore nei colloqui con il commissario impegnato nelle indagini sull'incidente stradale, che sono anche una ricostruzione psicologica e alla fine risulteranno rivelatori. Ma Paola Cortellesi è l'unica attrice/adulta a sostenere l'opera e la storia soffre di una forzatura cognitiva di fondo, in quanto nell'episodio cruciale e traumatico del passato il bimbo ancora non sapeva parlare ("è successo che mi sono ricordato", rivela ad un certo punto), mentre il respiro cinematografico (il regista è stato anche autore, per la RAI, di film-TV e fiction) annaspa anch'esso nei flutti.
La frase: "Gli animali fanno qualsiasi cosa per sopravvivere, non sanno cos'è il bene e cos'è il male".
Federico Raponi
http://filmup.leonardo.it/lafisicadellacqua.htm

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