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sábado, 7 de enero de 2012

Che ne sara' di noi - Giovanni Veronesi (2004)


TÍTULO ORIGINAL Che ne sarà di noi
AÑO 2004
IDIOMA Italiano
SUBTITULOS Español (Separados)
DURACIÓN 100 min. 
DIRECTOR Giovanni Veronesi
GUIÓN Giovanni Veronesi, Silvio Muccino
MÚSICA Andrea Guerra
FOTOGRAFÍA Fabio Zamarion
REPARTO Silvio Muccino, Violante Placido, Elio Germano, Giuseppe Sanfelice, Valeria Solarino, Enrico Silvestrin, Katy Louise Saunders, Myriam Catania
PRODUCTORA Filmauro
PREMIOS 2003: Premios David di Donatello: 12 nominaciones, incluyendo Mejor película
GÉNERO Drama. Comedia | Adolescencia. Amistad

SINOPSIS Tras la selectividad, tres amigos deciden viajar juntos a una isla griega. Este viaje supondrá el paso hacia la madurez de los tres adolescentes. (FILMAFFINITY)

Enlaces de descarga (Cortados con HJ Split)
http://www55.zippyshare.com/v/17406485/file.html

Che Ne Sará Di Noi debe ser recordada como una anécdota más en el camino del cine generacional italiano con el único aliciente de entretener a los adolescentes y desarrollar alguna idea medianamente decente.

Un grupo de estudiantes acaban de pasar la Maturitá, algo así como la Selectividad para los españoles, así que deciden emprender un viaje a modo de despedida e inicio de su etapa adulta Matteo tiene una extraña relación con Carmen, una chica mayor que él. Ella va a abandonarle el verano para pasar con su familia unos días en Grecia. Él, desesperado, convence a sus amigos de renunciar a su viaje por España y Marruecos en el Interrail para acudir en su busca a Santorini, la isla donde sabe que ella estará durante quince días. Tanto Manuel, un fracasado nato, como Manuel-Pio, un chico rico que acata la voluntad de sus padres le seguirán en su aventura donde encontrarán respuestas a sus preguntas adolescentes.
Tras el climax inicial la película decrece en intensidad y debo reconocer que Che Ne Sará Di Noi es una cinta que roza la mediocridad en la mayoría de sus planteamientos.
El abuso de la dichosa voz en Off que parece una obligación para toda producción italiana y los tópicos adolescentes de la historia planean durante toda la película que además arrastra un lastre añadido de algún personaje innecesario (la eterna enamorada estudiantil) y que resulta predecible en todo su planteamiento desde el primer minuto. Flaquea al tocar la comedia y se estampa contra el drama sin tener el equilibrio necesario a pesar del esfuerzo de todos sus actores principales.
Che Ne Sará Di Noi debe ser recordada como una anécdota más en el camino del cine generacional italiano con el único aliciente de entretener a los adolescentes y desarrollar alguna idea medianamente decente pero que sirve de espaldarazo definitivo para ver un Elio Germano capaz de poner los pelos de punta.

Lo mejor de "Che ne sara di noi"...
Elio Germano.

Lo peor de "Che ne sara di noi"...
El personaje de Valentina ¿Para qué? Con el agravante de que Katy Louise Saunders (inglesa colombiana de origen) ha sido la persona con más proyección de toda la película participando en Tre Metri, Ho Voglia di Te, Los Borgia, y recientemente en Virgin Territory o Seda.
Ana Belén Pacheco
http://www.muchocine.net/criticas/5274/Che-ne-sara-di-noi



TRAMA: Nell'atmosfera magica della Caldera di Santorini si consuma il viaggio iniziatico di tre ragazzi, Matteo (Silvio Muccino), Manuel (Elio Germano) e Paolo (Giuseppe Sanfelice) che non sanno quasi nulla della propria vita. Sono solo troppo giovani per sapere chi sono. Genitori e figli si slacciano gli uni dagli altri proprio in questi momenti e cioè quando i desideri dei giovani si scontrano col realismo dei "grandi". Il mondo dei grandi!
Ecco, e' proprio questo mondo che nel film risulterà assente. Solo qualche accenno a genitori pieni di problemi ointenti a salvare il proprio matrimonio. La vita degli altri e' sempre più facile della tua. Così si prepara il terreno a giovani inesperti che brancolano nel buio del proprio destino. Chi fa nulla per i diciottenni? Chi si preoccupa di migliorare i loro pensieri? Nessuno. Nulla viene fatto in base a questo. In questa storia i tre ragazzi, appena usciti dal mondo ovattato del liceo, scappano in vacanza per un viaggio del dopo Esame di Maturità e scoprono soluzioni diverse alle loro vite già pilotate dai grandi, magari soluzioni incoscienti ma sicuramente più autentiche. I giovani vanno lasciati liberi di pensare perché é proprio da loro che vengono fuori i nuovi stimoli...

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CHE NE SARA' DI NOI - Non è giusto. Non è corretto. Non è etico. Non ha senso.
Perché questo giovane, piccolissimo cinema italiano è tanto triste? Triste, ignorante, stupido, furbo, balordo,
inetto? Sembreremo moralisti: forse sì. Non perché il moralismo sia, di per sé, meritevole. Ma perché, davanti ad un film assolutamente privo di decenza, quel moralismo pedante che impiegava Truffaut nel parlare di una certe tendenza del cinema francese, appare necessario, per parlare, oggi, di una certa tendenza del cinema italiano.
Non è corretto: il giovanilismo, i sogni dei ventenni, i viaggi dei ventenni, gli amori dei ventenni possono anche essere simili a quelli di questo film, ma qui appaiono assolutamente privi di grazia, senza sfumature, senza quei silenzi necessari. Tutto è troppo volgare: sfacciato, urlato, privo di fascino, di mistero, di turbamento. Il turbamento, invece, è forse il sentimento più autentico di quell'età. Qui non se parla, se non in maniera sommaria, grossolana, banale. 12 Nominations ai David di Donatello. Perché? E non ci si dorme la notte.

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Veronesi torna alla regia dopo le immonde brutture di "Streghe verso nord" e "Il mio West", e si appoggia ad una sceneggiatura di Silvio Cuccino (fratello dell'ormai noto regista) che dovrebbe garantire non solo freschezza, ma anche la possibilità di rinnovarsi. Il risultato è un film che sembra essere girato da Muccino Senior privo di un'identità ben specifica.
Matteo (Silvio Muccino), Manuel (Elio Germano / Respiro) e Paolo (Giuseppe Sanfelice / La stanza del figlio) sono tre amici che dopo l'esame di maturità decidono di festeggiare partendo per un viaggio insieme. Quale? Il sogno di varie generazioni: fare l'interail e spostarsi in Europa.
Matteo però ha una storia con Carmen (Violante Placido / L'anima gemella), una ragazza più grande di lui, che ha deciso di partire per la Grecia ignorandolo.
Disperato Matteo convince, con l'inganno, i suoi amici a partire alla volta di Santorini con la convinzione di potersi riunire a Carmen.
L'esperienza sarà una sorta di viaggio iniziatico per i tre che prenderanno coscienza, o tenteranno, di alcune fondamentali regole di vita e ne usciranno profondamente cambiati.
Sul fatto che il film sia divertente e coinvolgente non vi è alcun dubbio, come anche sulla possibilità di ripercorrere episodi che noi stessi abbiamo vissuto, ma la mancanza di originalità e la scontatezza di molti episodi può risultare pesante. C'è poi da considerare che, come di consueto, il film tratteggia la vita e i dubbi di una classe sociale ben definita, oltre che ristretta, senza decontestualizzarla; una borghesia capitolina medio alta dove anche l'abito apparentemente più casuale è firmato e dove la banalità è un mezzo di integrazione.
Curiosità: il salto della scogliera è di 32 metri (4 in meno di quello famoso di Acapulco).
La frase: "Quando ti affibbiano un soprannome è finita! Saluti il tuo nome vero che scompare per sempre anche dall'anagrafe."
Indicazioni: Per i "mucciniani".

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